Come fatturare la merce venduta in stock

Come fatturare la merce venduta in stock

Conclusa la trattativa come compilare la fattura?

La procedura di vendita in stock, pur essendo caratteristica di alcune attività commerciali, in particolare delle aziende commerciali all’ingrosso ed al dettaglio che operano del settore moda, può essere adottata da altri operatori commerciali, si pensi ad esempio agli articoli in rimanenza venduti dalle imprese durante le fasi di liquidazione e di cessazione dell’attività o a merci che, ad esempio, hanno subito un’alterazione nel tempo e risultano ormai invendibili.

Nel caso di vendita di merci a stock esiste un’apposita semplice procedura per la compilazione della fattura di vendita che prevede:
1) l’emissione della fattura nei modi ordinari;
2) l’emissione del documento di trasporto, che in tale caso è obbligatorio, progressivamente numerato, da cui risulti con chiarezza:
– la natura e la quantità dei beni ceduti;
– la sottoscrizione del cessionario che attesti la ricezione dei beni stessi (possibilmente con timbro e relativa firma);
– esclusivamente nell’esemplare del documento di trasporto trattenuto dal cedente, l’ammontare complessivo del costo sostenuto a suo tempo per l’acquisto dei beni ceduti (anche nel caso di prezzo praticato inferiore a quello originario di acquisto).

Negli ultimi tempi si tende sempre più frequentemente a scrivere il totale dei pezzi indicando tra parentesi la tipologia degli articoli inclusi nello stock e le composizioni già riportate sulle etichette, esempio: 1500 capi in stock (maglie, pantaloni, abiti, composizioni come da etichetta).  Questo facilità di molto la gestione dell’invenduto ma non è sempre gradito dall’ufficio dell’Entrate.

Ricorda che le leggi fiscali possono variare, quindi è consigliabile consultare un professionista o un commercialista per assicurarti di rispettare tutte le normative attuali quando emetti fatture.

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